Il controllo della vegetazione in ambito ferroviario è una pratica manutentiva che si esegue in tutti i paesi del mondo e viene attuata attraverso interventi meccanici e chimici che si integrano tra di loro.
TecnoFer SpA ha iniziato la sua attività di diserbo per le ferrovie italiane nel 1990.
Nel 1994, TecnoFer SpA, per prima in Europa, ha apportato una sostanziale evoluzione tecnologica alla metodica in uso, progettando e costruendo il primo "Treno Diserbatore Computerizzato" (TDC 500). Questo nuovo modo di operare è stato provato e validato dalle Ferrovie dello Stato attraverso l'esecuzione di un diserbo sperimentale eseguito nell'autunno del 1995 in alcune tratte di linea dei Compartimenti di Genova, Torino e Milano; dopo circa due anni dalla sperimentazione il convoglio è stato inserito come attrezzatura necessaria per la partecipazione alle gare di diserbo.
Successivamente, a fronte delle esperienze maturate, il TDC 500 è stato perfezionato attraverso la costruzione di un nuovo modello, sostanzialmente più efficiente e versatile, denominato "TDC 500 Evolution"(TDC 500 EVO); tale convoglio è attualmente in commercio.
Contemporaneamente all'evoluzione tecnologica degli impianti di diserbo, TecnoFer SpA ha sviluppato e proposto un progetto più organico di "Gestione del Verde" in ferrovia che contribuisce alla riqualificazione del territorio, superando il vecchio concetto di "eliminare" ed introducendo tecniche operative agronomiche quali l'idrosemina delle scarpate ed il diserbo chimico selettivo.
Per il diserbo dei piazzali ferroviari, nel 1992 per la prima volta, sono stati impiegati, per motivi di efficienza e sicurezza, automezzi strada/rotaia. Nello stesso periodo TecnoFer SpA ha modificato carrelli... adeguandoli tecnologicamente con bracci di diversa lunghezza e fresa da deforestazione per adibirli al taglio meccanizzato lungo le linee ferroviarie; tali carrelli sono stati denominati MDP 200.